Il Maestro Raffaele Ciotola, nasce a Miano Napoli il 17 ottobre del 1964, consegue, presso l'Istituto Statale di Napoli F.Palizzi, il Diploma di Maestro D' Arte nel 1981, e il diploma di maturità artistica nel 1983. Cantante lirico, Musicista, e Pittore, esordisce artisticamente nel 1980, con una mostra collettiva nel Napoletano, per poi allestirne altre, in gran parte d'Italia. Tra vari riconoscimenti conseguiti, ottiene una medaglia d' oro alla mostra al "Palazzo La Triade" di Milano nel 1980. E da allora il Maestro, espone dando vita, ad una ricca produzione artistica.
'' NON TOCCATE GLI INNOCENTI ''
Opera pittorica dedicata a tutte le vittime che hanno subito abusi.
(Olio su tela 50x70)
Rivolgendo la mente ad un tema inquietante dell'attualitá, l'autore, con questa opera, entra nella cronaca che vede coinvolti alcuni esponenti del clero.
La scena segue una disposizione gerarchica e si accosta a quella tipica di una Pala d'Altare, con una Madonna e il suo Bambino al centro. Al di sopra una cupola che si apre in un cielo turchino e tutt'intorno un'abside con arcate bellissime di luce vivida, come di vetri policromi, che affacciano al metafisico; in questo empireo, spazio dal fondo oro, due angeli premurosi e attenti ai lati di Maria, e al di sotto, intorno alla cattedra, un coro di bambini, come angeli, meravigliosi serafini e cherubini.
Volgendo lo sguardo misericordioso, la Vergine seduta, china il capo e tocca, in atto di Grazia, con il piede il Pontefice, che avvilito per la spietata Verità, si umilia appesantito da colpe altrui.
Il Bambino si agita e con gesto bizzarro della mano lo ammonisce: con quel piccolo dito riesce a denudare l'umanità, a togliere al mondo ogni ombra, illusione, esponendolo alla cruda lama della luce, alla ferita immedicata.
Nello spazio inferiore e più vicino prospetticamente, vi sono le sagome di vescovi e di cardinali raffigurati di spalle. Sono anch'essi inquieti senza i loro paramenti solenni, il piviale, la mitra, il pastorale d'argento, fermi e reticenti, davanti all'altare sfavillante di lampade e impreziosito da una miriade di fonti sgorganti acqua.
Ma di fronte alla figura maestosa della Madonna, a Gesù Bambino, ai prelati rimpiccioliti e sviliti, nascosti al nostro sguardo, allo scempio di infanti innocenti e incombenti, il Papa si piega, teso e flessuoso come un arcobaleno, ad unire lo squarcio livido sulla terra e il nimbo aureo del cielo.
Prof.ssa Michela Marconi